Viaggiare con il nostro amico cane, fare insieme esperienze nuove in posti nuovi, è sicuramente una cosa che dobbiamo fare!
Il cane, in quanto specie sociale, ama vivere con noi e non chiede molto altro che questo. Prima però di affrontare spostamenti o viaggi con mezzi di trasporto diversi, occorre abituare il cane ai rumori che potrebbe sentire in quelle occasioni (i cani percepiscono delle frequenze inarrivabili per noi) e abituarlo agli ambienti chiusi ed aperti più disparati: in generale, la ipostimolazione, cioè la non abitudine a situazioni e stimolazioni diverse, è certamente sfavorevole al normale comportamento del cucciolo e degli animali in genere (specie umana compresa).
Con questo termine ci si riferisce al cosiddetto “mal d’auto”, ossia a quella serie di disturbi che si evidenziano a seguito di spostamento o viaggi su mezzi di trasporto diversi, come l’automobile, il treno, la nave, l’aereo.
Dal punto di vista fisiologico, il disturbo è dovuto alla stimolazione eccessiva delle strutture che si trovano nell’orecchio interno e che sono deputate all’equilibrio (apparato vestibolare) a seguito di rapidi cambiamenti della posizione del corpo nello spazio. I sintomi sono simili a quelli che percepiamo noi, ma in particolare notiamo ansietà e vomito (acuto, transitorio e autolimitantesi). Oltre a questi stimoli cosiddetti motori, ci sono sintomi vegetativi, tipo ipersalivazione, leccamento delle labbra, tachicardia, aumento della frequenza degli atti respiratori, a volte diarrea.
Il vomito, che è il sintomo più evidente, è dovuto a stimoli centrali e stimoli nervosi neurocettivi periferici intestinali, che stimolano il centro del vomito. Attivato questo centro, coadiuvato dalle contrazioni della muscolatura addominale e dal reflusso duodeno-gastrico , si scatena il vomito.
A questo stato di malessere, il cane può reagire accumulando stress che può diventare fobia, ossia uno stato di timore o paura piuttosto amplificato di fronte al solo fatto di salire in auto o di percepire che dovrà viaggiare in auto. Il povero anticipa così i sintomi prima ancora che lo stimolo fobogeno, il viaggio, sia iniziato.
Che fare a questo punto? Ci sono teorie diverse. E’ certo però che con il cucciolo occorre stabilire una relazione, in modo da essere riferimento per l’animale, e abituarlo all’automobile dapprima in stazione e poi in movimento. I tragitti all’inizio è consigliabile effettuarli con il cucciolo a digiuno da cibo solido (che richiede una digestione lunga) da almeno 2-3 ore e conviene effettuare piccoli tragitti (es. il primo giorno 100 mt, il secondo 300 mt, ecc.) e poi effettuare una bella passeggiata, in modo tale che si stabilisca un collegamento positivo “auto-divertimento” (posti nuovi, odori nuovi, ecc.).
L’utilizzo di un farmaco che annulli i sintomi periferici sgradevoli (nausea, vomito, ipersalivazione, ecc.) può essere utile, almeno in fase iniziale, per limitare gli “effetti di ritorno” sulla sfera psichica, evitando il manifestarsi della fobia postraumatica.
L’utilizzo di prodotti diffusibili nell’auto a base di feromoni (soprattutto acidi grassi volatili), normalmente reperibili in commercio, aiutano a tranquillizzare il nostro amico senza effetti collaterali. Sicuramente una coperta, uno straccio o qualcosa che abbia l’odore del nostro cane lo farà sentire meno a disagio.
– Se possibile, non viaggiare nelle ore più calde e comunque riparare dal sole diretto i nostri amici.
– Portare sempre una ciotola e dell’acqua per evitare la disidratazione
– Nel caso di viaggi lunghi, programmare delle soste per far muovere il cane e permettergli di fare i suoi bisogni.
– Un finestrino socchiuso può essere gradevole al cane durante il viaggio, ma lasciare in movimento il vetro del finestrino completamente abbassato può causare congiuntivite o otite nel cane che vi si affaccia con la testa.
– E’ imperativo lasciare una buona ventilazione nell’auto in sosta per evitare colpi di calore o altro.
Il Nuovo Codice della strada (Decreto Legislativo 30 aprile 1992 n. 285) fa riferimento al trasporto animali all’art. 169 ed al comma 6 recita: “Sui veicoli diversi da quelli autorizzati a norma dell’art. 38 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954 n.320 (nota: è il Regolamento di Polizia Veterinaria il cui art. 38 si riferisce ai trasportatori autorizzati), è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore ad uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. E’ consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore (es. Vari Kennel) o nel vano posteriore al posto di guida (nota: non è però consentito chiudere il cane nel baule senza comunicazione con il vano passeggeri), appositamente diviso da rete od altro mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C.”
Il concetto è che il conducente deve condurre in sicurezza, pertanto anche il cane singolo è bene che sia abituato a viaggiare assicurato ad una cintura o ad un guinzaglio (cfr. prodotti in commercio).
Molte Compagnie di Navigazione concedono il trasporto di animali d’affezione. Alcune consentono di ospitare l’animale in cabina, invece che nel canile sul ponte; occorre informarsi presso la stessa Compagnia di bandiera sul suo Regolamento.
L’uso del trasportino, se consentito, deve (oltre ad essere aerato e impermeabile) permettere al cane di potersi alzare in piedi e di potersi muovere
Di norma i treni di Compagnie diverse, permettono il trasporto di cani di piccola o grande taglia in prima ed in seconda classe previo il pagamento di un sovrapprezzo. Anche in questo caso consultare il Regolamento di bandiera o chiedere direttamente prima di acquistare il biglietto.
Ormai quasi tutte le Compagnie aeree consentono il trasporto di animali, ma le regole possono essere diverse. In genere i cani di media/grande taglia vengono ospitati in stiva pressurizzata all’interno di un Vari Kennel, aerato, impermeabile e di dimensioni tali da permettere al cane di potersi alzare in piedi e di potersi muovere.
Alcune Compagnie richiedono il certificato di buona salute o il libretto sanitario; altre, impongono ingiustificatamente il passaporto e la vaccinazione antirabbica nei viaggi nazionali.
Per i viaggi all’estero si rimanda alla rubrica “Espatriare con il proprio cane”