Apprendo oggi 24 marzo del decesso della Dott.ssa Maria Antonietta Candiani, Etta per chi la conosceva … E’ una triste notizia per chi l’ha conosciuta, ma anche per chi, come Lei, pur non avendola conosciuta, ama i Cani dei Pirenei, in particolare il Pastore dei Pirenei. Di mestiere faceva il Medico, ma amava enormemente i cani e l’allevamento di questi. La Sua prima passione fu il Pastore Tedesco (in realtà penso che non Le sia mai passata), ma, poi, i Pastori dei Pirenei, Pelo lungo e semilungo, e i Cani da Montagna dei Pirenei hanno prevalso. Ricordo quando la conobbi tanti tanti anni addietro, era all’Esposizione di Stupinigi (To), ma soprattutto ebbi modo di avvicinarla in occasione del primo Raduno A.C.P. che si svolse nel Parco comunale di Gorla Maggiore: Giudice unico un austero Guy J. Mansencal. Piovve tutto il giorno, ma c’erano tanti cani ed il motore di tutto era Lei, Etta. I suoi primi Cani da Montagna erano lì: Isard, Vasco de Pontoise, Marquis dell’Anty, Nattier dell’Anty (che vinse il primo Raduno), Nalzan dell’Anty, e tanti altri che il tempo ha cancellato dalla mia memoria. In seguito vennero Olbié du Comté de Foix, Otero de Baccala, Oxford dell’Anty, ecc ecc. Ma soprattutto c’erano i Pastorini, tanti Pastorini, quelli che l’hanno appassionata fino all’ultimo. Versant de l’Estaubé, Violette de l’Estaubé, Rocaille del’Estaubé, Aspin, poi vennero l’amato Bijou dell’Anty, Hourquette de l’Estaubé, Justine dell’Anty, Jolimont, Nadir dell’Anty, Eclipse du Pic d’Arbizon, Brise dell’Anty, Thea dell’Anty, Otello dell’Anty, Ariel du Grand Bestiolan, e tanti tanti altri. Cani belli, ben tipici, che hanno fatto la storia di queste razze in Italia. E’ stata Etta a far conoscere il Pastore dei Pirenei in Italia, Lei con gli amici più cari ai quali assegnava in qualche modo qualche Suo cane.
Etta non aveva un carattere sempre facile, non era accomodante, a volte era brusca, un po’ burbera, Le piaceva far festa e casa Sua era spesso piena di gente amanti dei cani come Lei.
Quando nacque il Club Amatori Cani dei Pirenei a Moncalieri, in un ristorante vicino alla villa del Conte Chevalley (che fu il primo Presidente A.C.P.), Etta c’era, insieme a pochi altri (Piumatti, Mellano, Cianferoni). Era l’autunno del 1977. Poi nel 1980 divenne Lei il secondo Presidente e lo fu a lungo, come un vero leader, e lo era.
Il Club A.C.P. deve molto a questa persona, ne è stata parte fondante per tantissimi anni, e per questo La ringrazio e porgo ai Suoi famigliari le condoglianze di tutto il Consiglio e di tutti i Soci. Riposa in pace!
Guido Massimello