La parola “pedigree” si dice provenga dal francese “pied de grue”, ossia zampa di gru, per via dell’usanza in alcuni manoscritti antichi di indicare i discendenti con linee rette verso il basso, simili appunto al piede di questo volatile.
Comunque sia, ai tempi nostri il pedigree assume un valore importante soprattutto genetico. Non è una prerogativa solo della specie canina, ma per gli Allevatori e per i nuovi Proprietari ai quali viene ceduto un cucciolo o un esemplare adulto, il documento è una garanzia di purezza genetica e una fonte di dati importanti.
Di fatto il pedigree è il testimone teorico del valore del cane.
Il pedigree completo è di colore rosato (quello che non contempla 5 generazioni è di colore verdastro) ed in esso si possono leggere:
– il gruppo di appartenenza della razza nella classificazione F.C.I./E.N.C.I. (il 1° per i nostri Pastori e il 2° per il Cane da Montagna dei Pirenei) e il numero di iscrizione al Libro Genealogico
– i dati anagrafici completi del soggetto titolare del documento (la razza di appartenenza, il nome con l’eventuale affisso, la data di nascita, il sesso, il colore, l’identificazione)
– i dati dell’Allevatore
– le 4 generazioni di ascendenti sui quali è possibile effettuare una serie di valutazioni e, nelle colonne di destra, i titoli conseguiti in bellezza o in lavoro.
– in pedice poi è possibile leggere se e a chi il cane è stato eventualmente ceduto
Per ottenere un pedigree l’Allevatore deve presentare al Gruppo Cinofilo competente per territorio il Mod. A – Denuncia di monta e di nascita cucciolata (entro 25 giorni dalla nascita della cucciolata), controfirmato dal proprietario dello stallone, ed il Mod. B – Denuncia di iscrizione di cucciolata (entro 90 giorni dalla nascita dei cuccioli). Per maggiori informazioni selezionare su questo sito: documenti – modulistica istituzionale.